Gite scuola

Gite a scuola e sicurezza, irregolare un pullman su 6.

I drammatici incidenti che si sono verificati in Italia ed all’estero, la giovane età dei trasportati e la tendenza delle gite a concentrarsi in specifici periodi dell’anno, gli allarmanti segnali di ripresa della crescita del numero delle vittime di incidenti stradali sono tutti elementi che danno la misura dell’importanza e della necessità di continuare con l’attenzione sulle scelte e verifiche degli autobus .

Le operazioni di controllo, avviate sui pullman che trasportano le nostre ragazze e i nostri ragazzi nelle gite scolastiche dimostrano che è ancora alto il livello di illegalità e di mancanza di rispetto delle principali norme della circolazione. Reprimere i comportamenti illeciti, sensibilizzando insegnanti e genitori, in un sinergico ruolo di vigilanza e monitoraggio, ha fatto raggiungere risultati significativi nella sicurezza delle gite scolastiche.

Vi condividiamo il servizio di DATAROOM di Milena Gabinelli.

Classe Affolamento

SCUOLA | AFFOLLAMENTO DELLE AULE

Siamo all’inizio dell’anno scolastico 2018 2019 e sorge la questione della formazione delle classi. In questa fase, infatti, è importante tenere conto di tutti i parametri e delle norme previste in materia di affollamento delle aule.

I compiti del Dirigente. In tema di affollamento delle aule scolastiche e formazione delle classi, il Dirigente ha il compito di controllare che vengano applicati e rispettati i parametri previsti dalle normative che impongono degli standard per l’affollamento.

Le norme in questione sono:
– DM 18/12/1975 “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”;
– DM 26/08/1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”

Cosa dice DM 18/12/1975

Il primo decreto prevede determinati standard minimi di superficie al fine di garantire le giuste condizioni igienico-sanitarie:
– Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado: 1,80 mq/alunno;
– Scuola secondaria di secondo grado: 1,96 mq/alunno.

Il Dirigente Scolastico, in qualità di datore di lavoro, ha l’obbligo di adeguarsi agli standard di affollamento delle aule didattiche o di trovare eventuali misure alternative per tutelare la salute e la sicurezza degli alunni e del personale.

E il DM 26/08/1992?

Quanto al DM 26/08/92, il massimo affollamento consentito delle aule scolastiche è di 26 persone, di cui 25 alunni + 1 docente. Tale calcolo viene sviluppato dai Vigili del Fuoco in relazione ai principi della prevenzione incendi. Nello stesso decreto, si prescrive anche che “le aule didattiche devono essere servite da una porta ogni 50 persone presenti; le porte devono avere larghezza almeno di 1,20m ed aprirsi nel senso dell’esodo”.

In Italia, gli studenti trascorrono in media dalle 4 alle 8 ore al giorno a scuola. È bene dunque garantire loro livelli adeguati di sicurezza e igiene, in primis evitando un sovraffollamento delle aule.

 

alternanza scuola

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, è una delle innovazioni più significative della cosiddetta legge della “Buona Scuola” in linea con il principio della scuola aperta. In sostanza, gli studenti effettuano un periodo di inserimento in azienda per sperimentare il “mondo del lavoro“.
l’alternanza scuola lavoro è obbligatoria per gli studenti, dall’anno scolastico 2017/2018, saranno coinvolti tutti gli studenti dell’ultimo triennio: circa 1 milione e mezzo. Il monte ore obbligatorio è di 400 ore negli istituti tecnici e professionali e di 200 ore nei licei; il periodo di alternanza scuola lavoro può essere svolto anche durante la sospensione delle attività didattiche e/o all’estero.

COSA PREVEDE LA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA?
lo studente, come peraltro chiarito dal MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca), impegnato in percorsi di alternanza scuola lavoro rientra nella definizione di lavoratore, come riportato nell’art. 2, c. 1, lett. a) del D. Lgs. n. 81/2008 (“persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari”).
Quindi anche gli studenti impegnati nei progetti di alternanza scuola-lavoro rientrano a tutti gli effetti tra i soggetti tutelati equiparati ai lavoratori dal D. Lgs. n.81/2008. Inoltre, gli studenti che attuano l’alternanza scuola-lavoro, trattandosi di lavoratori “inesperti”, dovranno essere costantemente guidati da una o più figure preposte alla realizzazione del percorso formativo (tutor) e occupati conformemente a quanto previsto dalla Convenzione con l’istituto scolastico.
Poiché l’alternanza scuola lavoro impegnerà prevalentemente soggetti minorenni, questi non potranno essere impegnati nelle fasce orarie notturne e andranno sottoposti a Sorveglianza Sanitaria qualora siano esposti a rischi per i quali la stessa è obbligatoria secondo quanto previsto dall’art. 41 del D. Lgs. n.81/2008.
Si precisa, infine, che in caso d’infortunio o di malattia professionale degli studenti impegnati in progetti di alternanza scuola-lavoro l’obbligo di effettuare la denuncia ricade sul Dirigente scolastico, salvo diversamente stabilito dalla Convenzione con l’istituto scolastico.

Una modalità innovativa per avvicinare i giovani al mondo del lavoro
I percorsi in Alternanza Scuola Lavoro si articolano in periodi di formazione scolastica e periodi di formazione “sul campo”, secondo logiche di apprendimento graduale, e costituiscono un ottimo “ponte” fra sistema formativo e sistema lavorativo

Un’importante alleanza tra scuola e impresa
La scuola si apre al territorio per intercettare al meglio le esigenze del sistema socio-economico. I giovani si avvicinano al mondo lavorativo con una preparazione sempre più qualitativa e in linea con quanto richiede il mercato del lavoro.

blsd

Prof salva la vita ad uno studente

La presenza, all’interno delle scuole, di dispositivi di defibrillazione precoce, assieme a personale adeguatamente formato, dovrebbero essere obbligatori per assicurare un intervento pronto nei confronti dell’arresto cardiaco improvviso. Dimostrazione è la storia di Lorenzo.

Si trovava insieme ai suoi compagni di scuola: era l’ora di ginnastica e, come tutti gli altri, stava svolgendo attività fisica. Aveva tutto l’aspetto di una giornata come tante altre e un momento di divertimento e relax con la professoressa di educazione fisica e i suoi amici.
Ma qualcosa va storto e Lorenzo si accascia a terra da un secondo all’altro di fronte agli occhi sbigottiti dei compagni. Nessuno sapeva cosa stesse realmente accadendo.

Tuttavia, la sua professoressa aveva seguito in passato dei corsi di rianimazione cardiopolmonare e riesce immediatamente a comprendere che si tratta di un arresto cardiaco. Mentre gli altri chiamano i soccorsi l’insegnante pratica un massaggio allo scopo di rianimarlo.

Per fortuna l’arrivo dei soccorsi è pressoché immediata. Si ferma nei pressi della scuola l’eliambulanza, appena giunto in ospedale l’anestesista ha proseguito il massaggio cardiaco e la ventilazione meccanica. Subito dopo il giovane è stato trasportato in sala operatoria. Grazie al cielo, poco dopo il cuore del giovane ha ripreso a battere.

Dopo 57 giorni di terapia intensiva cardiochirurgica, finalmente Lorenzo può tornare a casa.

http://parma.repubblica.it/cronaca/2017/12/12/news/parma_arresto_cardiaco_durante_l_ora_di_ginnastica_15enne_salvato_al_maggiore-183875057/?ref=fbpr

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Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole

La ricorrenza è stata istituita dalla legge Buona Scuola in ricordo del tragico incidente avvenuto il 22 novembre del 2008 al liceo “Darwin” di Rivoli, comune della prima cintura torinese, quando lo studente diciassettenne, Vito Scafidi, perse la vita a causa del crollo di un soffitto di un’aula.

Il 22 novembre 2008 al liceo “Darwin” di Rivoli lo studente 17enne Vito Scafidi morì ucciso dal crollo del controsoffitto dell’aula in cui stava facendo lezione, vittima innocente della sciagurata incuria altrui. Da oggi e fino al 23 novembre si celebra la “Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole” per diffondere consapevolezze e cultura della sicurezza e la prevenzione dei rischi
Si terrà oggi a Roma la presentazione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita dal Ministero dell’Istruzione, per ricordare tutte le vittime degli incidenti avvenuti nelle scuole italiane. In questa data il Ministero organizza, insieme alle scuole nei giorni  22 e 23 novembre, una serie di eventi finalizzati alla diffusione della cultura della sicurezza e alla gestione e prevenzione dei rischi.

Per l’occasione la Ministra Fedeli firmerà il decreto di autorizzazione e di destinazione di risorse da destinare ai Comuni per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici e siglerà, insieme al Vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti, Dario Scannapieco, e ad Antonella Baldino, chief business officer di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il Protocollo di intesa per l’avvio della programmazione #MutuiBei 2018-2020

Oggi verranno inoltre presentati i progetti promossi dall’Inail e da altri enti in materia di sicurezza e di edilizia scolastica. L’Inail, in particolare, distribuirà ai partecipanti un articolato dossier, disponibile anche online, che in 24 pagine riassume le numerose iniziative promosse in ambito scolastico: dal protocollo d’intesa sottoscritto con il Miur nel novembre 2015, per la promozione di sinergie e la diffusione della cultura della prevenzione tra studenti e personale, ai migliori progetti sviluppati in ambito regionale, nazionale ed europeo, dal contributo offerto sul fronte dell’alternanza scuola-lavoro al piano di investimenti per la costruzione di scuole innovative e la messa in sicurezza di quelle esistenti, dai numeri sull’andamento degli infortuni alle pubblicazioni curate dagli esperti dell’Inail sul tema della formazione e della mappatura dei rischi.

 

“Sicurezza rap” Video dell’Istituto Comprensivo “G. B. Della Torre” Chiavari (GE)

Corso Bullismo Cyberbullismo

Denuncia i bulli nel giornalino della scuola, Ministro Fedeli: “Seguite il suo esempio”

Il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha voluto incontrare la giovane studentessa che è stata autrice di una lettera indirizzata ai propri compagni di scuola a seguito di episodi di bullismo.

La lettera di una vittima di bullismo «La vostra ignoranza mi ha reso più forte» http://bit.ly/fabris_lettera_bullismo

Il Ministro ha lodato la studentessa per la lucidità e il coraggio manifestato, ha inoltre sottolineato l’importanza del ruolo delle famiglie e della scuola nell’azione di prevenzione ma anche nell’essere accanto alle ragazze ed ai ragazzi in tali casi. Al riguardo il Ministro ha evidenziato il costante impegno e la sensibilizzazione di tutti gli operatori del mondo della scuola verso queste problematiche.

Lo studio Fabris Securitas è sensibile al tema e propone per le scuole della formazione specifica sul bullismo e cyber bullismo www.fabris-securitas.it/corso-bullismo-e-cyberbullismo/

Video intervista da TrevisoToday

Defibrillatore

Nelle scuole è obbligatorio il defibrillatore ? No!

Il defibrillatore è un apparecchio salvavita in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario. L’erogazione di uno shock elettrico serve per azzerare il battito cardiaco e, successivamente, ristabilirne il ritmo.
Il Decreto Balduzzi del 24 aprile 2013 ha definito quali sono le attività che hanno l’obbligo di tenere nei propri locali un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE):
• Strutture operanti nel sistema di emergenza sanitario extraospedaliero;
• Ambulanze deputate alle funzioni di trasporto sanitario e trasporto sanitario semplice;
• Servizi delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, accreditate o autorizzate;
• Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Capitanerie di Porto, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ecc;
• Strutture sanitarie (ambulatori) e territoriali (studi medici, ambulatori dentistici, ecc.)

Non è ancora obbligatorio nelle scuole.
La Morte Cardiaca Improvvisa colpisce individui di qualsiasi età e, per definizione, in condizioni di apparente buono stato di salute. Di essi, il 7% ha meno di 30 anni.
Solitamente, i bambini vengono considerati dalla maggior parte delle persone come vittime poco probabili di arresto cardiaco, sebbene il 3,5% dei deceduti per arresto cardiaco abbia meno di 8 anni. Ciò è imputabile a colpi toracici (commotio cordis) o a condizioni difficilmente diagnosticabili (come la sindrome del QT lungo e la cardiomiopatia ipertrofica) che possono affliggere fino ad un bambino su 500.
In seguito ad arresto cardio-circolatorio, il trattamento deve essere instaurato entro 3-5 minuti: in assenza di una pronta ripresa del ritmo cardiaco, infatti, alla cessazione della circolazione sanguigna consegue inevitabilmente il danno cerebrale.
Poiché la finestra temporale disponibile è ben più ristretta dei tempi medi di arrivo dei soccorsi (che in Italia sono di 12-15 minuti) e che molti istituti scolastici contano più di 2500 studenti, dotare ogni scuola di un defibrillatore DAE semiautomatico esterno è l’unico modo efficace per assicurarsi che i bambini colpiti da questa patologia ricevano un trattamento adeguato in un tempo congruo a determinarne l’esito fausto.
La presenza, all’interno delle scuole, di dispositivi di defibrillazione precoce, assieme a personale adeguatamente formato, riveste pertanto un ruolo fondamentale nell’assicurare un intervento pronto nei confronti dell’arresto cardiaco improvviso. Gli stessi genitori, sempre molto attenti alla salute dei propri figli, saranno più inclini ad affidarli ad una scuola dotata di tali dispositivi salvavita.

lettera vittima bullismo

La lettera di una vittima di bullismo «La vostra ignoranza mi ha reso più forte»

Un’alunna dell’Istituto Cerletti di Conegliano Veneto (TV) ha pubblicato una lettera nel giornalino scolastico per denunciare i compagni ‘bulli’ che l’hanno perseguitata.

La ragazza per tutto lo scorso anno scolastico ha subito il bullismo dei suoi compagni di scuola in silenzio. Li ha lasciati prendersi gioco di lei, schernirla per il suo aspetto fisico, farla bersaglio della loro voglia di sentirsi «bulli».

Ecco la lettera 

A tutti voi che nel corso della mia vita vi siete solo impegnati a “divertirvi” con le mie emozioni, sottolineando i miei difetti anche più nascosti, distruggendomi interiormente senza rendervene conto, voglio dire grazie.

Grazie per avermi lasciata da sola a raccogliere i pezzi rotti di me stessa e fatto in modo che li rimontassi a mio piacimento così da sembrare più forte; grazie perché adesso il mio fisico è cambiato. Non so se è migliorato perché ha perso quei pochi chili che avevo in più e di cui mi vergognavo, dopo tutte le vostre critiche. Per perdere tutti quei chili ho smesso di mangiare e facendo così ho rovinato il mio metabolismo, e il mio stomaco non accetta più il cibo come faceva prima.Grazie per avermi insegnato che nella vita non ci si deve fidare di nessuno, neanche di quelli che si pensano amici veri.

Grazie anche a voi ho imparato a capire cosa significa soffrire sul serio di solitudine. Quando mi avete disintegrata all’interno e mi avete lasciata lì, da sola, ne ho approfittato per costruire più di un muro: ogni muro rappresenta la mia personalità, quello più esterno è quello più cattivo, più spesso, oscuro, che fa paura a tutti, mentre quello più interno è quello più sottile e vulnerabile.Voglio solo dire un altro grazie a tutti quelli privi di cuore nei miei confronti. Perché nonostante tutto, la vostra ignoranza mi ha reso più forte e ho sempre mantenuto il sorriso davanti a voi, non lasciandovela vinta. Un’alunna del Cerletti

 

L’atto finale con cui la ragazza ha chiuso, ha superato questo momento, un percorso grazie anche al Servizio di psicologia scolastico dell’Istituto.

Servizio di Psicologia Scolastica

E’ un servizio gratuito di psicologia scolastica rivolto agli alunni e alle loro famiglie con lo scopo di promuovere il benessere personale, l’Istituto scolastico Cerletti di Conegliano Veneto (TV) lo ha attivato  da alcuni anni.

L’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Unione Europea a non aver riconosciuto la figura dello psicologo nella scuola. Da tempo si susseguono disegni di legge che mirano a regolamentare un servizio stabile di psicologia scolastica ma a tutt’oggi nulla si è concretizzato. A questa situazione normativa si contrappone il vissuto quotidiano delle scuole che devono affrontare una complessità crescente che rende questa figura professionale sempre più necessaria.

La riflessione

Dino Benacchio è il professore di Lettere che coordina il giornalino scolastico: «È un testo brutale, sincero, che costringe tutti, studenti e insegnanti, a riflettere su quanto accade in qualunque istituto. So che la ragazza si sta riprendendo, anche fisicamente. È questa la cosa più importante». La preside del «Cerletti», Damiana Tervilli, è commossa: «Scrivere questa lettera e poi decidere di pubblicarla nel giornalino dell’istituto è stato un atto di straordinario coraggio, un gesto di ribellione ai soprusi ma anche di fiducia nei confronti del mondo degli adulti e della scuola. Sono orgogliosa di questa studentessa».

Nel video di Antennatre ci sono le testimonianze del dirigente scolastico Damiana Tervilli e dell’insegnante Mariangela Pullara .

#scuola #bullismo #lettera #percorso

anmil

ANMIL PORDENONE : Concorso “Una frazione di secondo…e ti cambia la vita.”

L’ANMIL di Pordenone il 1° Concorso rivolto agli studenti degli Istituti secondari di II grado intitolato “Una frazione di secondo…e ti cambia la vita. La cultura della sicurezza previene i rischi e ci salva”.

Il progetto si propone di sensibilizzare gli studenti sul tema della cultura della sicurezza, che riveste oggi un importante ruolo formativo per i giovani al fine di far acquisire loro consapevolezza del rispetto delle regole per il benessere proprio e collettivo.

È possibile partecipare al Concorso per classe, per gruppo di studenti o singolarmente, inviando un elaborato scritto, grafico o multimediale che abbia come tema la sicurezza, all’indirizzo della sede ANMIL di Pordenone in via Montereale, 69 entro il 10 aprile 2017.

I sei vincitori, tre per ogni sezione – creativa ed espressiva -, saranno premiati con € 200 per il primo classificato, € 150 per il secondo e € 100 per il terzo.

Per informazioni e modulistica telefonare all’ufficio ANMIL di Pordenone allo 0434.360878 nei seguenti orari: martedì, mercoledì e sabato dalle 9 alle 12 o il giovedì dalle 15 alle 19.

PRIMI

Scuola : Bando “PRIMI IN SICUREZZA”

ANMIL e “OKAY!” ( rivista si rivolge al mondo della scuola) lanciano la XV edizione del Concorso “Primi in sicurezza” che invita a cimentarsi sul tema della sicurezza e della prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Alle scuole è lasciata la possibilità di esprimersi nella totale creatività, elaborando e progettando lavori didattici nella sezione preferita o, addirittura, in più sezioni, adottando il criterio della interdisciplinarietà delle materie.

Classi scolastiche e singoli ragazzi, di ogni ordine scolastico e grado (Scuole infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2°) potranno prendere parte a  PRIMI IN SICUREZZA  producendo e realizzando, entro la data del 31 marzo 2017, lavori, ricerche ed elaborati sul tema della sicurezza e della prevenzione degli incidenti e degli infortuni sul lavoro.

Link per i dettagli del bando OKAY! (www.okayscuola.wordpress.como dell’ANMIL (www.anmil.it)