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NUE 112 | Come funziona

Il servizio NUE 112 è un servizio attivo già in diversi Paesi europei, dove tutte le telefonate confluiscono in un’unica Centrale di risposta, qualsiasi numero di soccorso venga chiamato: Arma dei Carabinieri(112), Polizia di Stato (113), Vigili del Fuoco (115), Emergenza Sanitaria (118).

Gli operatori della Centrale di risposta dopo aver localizzato il chiamante e individuata l’esigenza smistano le chiamate all’ente competente.

Grazie al filtraggio degli operatori della Centrale Unica di Risposta, vengono eliminate le chiamate dovute a “scherzi”, per errore o improprie, così i tempi di risposta risultano migliori.

I numeri 118, 113 e 115 restano in vigore e quindi il cittadino può continuare a chiamarli.

Localizzazione ed identificazione del chiamante

Il collegamento con il CED (Centro Elaborazione Dati) del Ministero dell’Interno consente di raccogliere in pochissimi secondi i dati identificativi del numero chiamante  e la sua localizzazione:

  • Se chiami da telefono fisso, l’operatore potrà accedere a nominativo ed indirizzo dell’intestatario della linea telefonica
  • Se chiami da telefonia mobile, è possibile identificare solo la zona di chiamata
  • Se chiami tramite l’APP 112, verranno forniti il tuo nominativo e la tua posizione esatta
  • In ogni caso, è importante descrivere il più dettagliatamente possibile la propria posizione

Servizio multilingue

Per tutti i cittadini che non parlano italiano, viene offerto un servizio di traduzione in tempo reale, in quattordici lingue straniere.

Se l’utente che chiama il 112 non parla italiano, viene avviato un sistema di “conferenza telefonica” tra l’utente, l’operatore di centrale e il traduttore. Se l’operatore di centrale non riesce a riconoscere la lingua parlata dall’utente, viene avviato un menù automatico di scelta, che elencherà le lingue disponibili e sarà il cittadino a scegliere direttamente.

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112 Attivo in FVG e attiva l’App

Il Numero unico dell’emergenza 112 è da ieri, martedì 4 aprile, con l’allargamento del servizio anche alle province di Pordenone e Trieste è attivo in tutta la nostra regione.

Il Friuli Venezia Giulia è la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, a essere approdata al nuovo 112. La prima che affianca anche la centrale unica del 118.

Il servizio che ha base nella sede della Protezione civile di Palmanova, è stato attivato da zero in meno di dieci mesi. Arco di tempo servito a reclutare e addestrare i 29 operatori attivi a Palmanova, ma anche per predisporre una infrastruttura informatica e telefonica utile a identificare e localizzare chi chiama.

Da oggi sarà a disposizione anche la “App 112”, scaricabile gratuitamente dagli store degli smartphone ( link )  : con un solo clic si potrà fare la chiamata di emergenza e fornire la propria posizione esatta, calcolata dal gps del telefonino. C’è anche l’opzione “chiamata muta”, quando per esempio ci sono i ladri in casa e non si può parlare, in quel caso l’operatore invia direttamente una pattuglia in ricognizione.

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Cronistoria del “nuovo” 112

Slitta di qualche giorno, si spera solo qualche giorno, l’introduzione del numero unico europeo nella nostra regione. L’iniziativa ha finalità intuitive. Gli utenti digiteranno il 112 e si vedranno filtrare la richiesta e dirottare al servizio di cui si ha necessità.

Il Numero unico europeo (NUE) manderà in soffitta gradualmente il 113, il 115, il 118 e per tutti questi numeri rimane aperta una finestra temporale di “compresenza”, in modo che la concitazione dell’emergenza non rischi di fare perdere qualche richiesta di aiuto. Il modello è quello statunitense e canadese: oltreoceano il numero unico di emergenza è il 911.

In Europa l’uso del numero 112 era già raccomandato nel 1976, mentre la decisione di istituire definitivamente un numero unico per tutta l’UE risale al 1991 ed ora è implementato dalla quasi totalità degli Stati membri… l’Italia ha tergiversato e non si è adeguata alla direttiva dell’Unione Europea nei tempi previsti meritandosi una procedura di infrazione con tanto di sanzione dall’UE.

Il NUE in Italia ha fatto il suo esordio in alcune province (Varese, in primis) della regione Lombardia nel 2010 e negli anni successivi altre province del Piemonte e della Liguria hanno introdotto il servizio. Il Consiglio dei Ministri, nel 2016, ha approvato il decreto attuativo per l’introduzione in Italia del numero unico per le emergenze “112”.

Il Friuli Venezia Giulia si adeguerà dai primi  giorni di aprile. Tutti i test prescritti sono però stati completati positivamente e dunque non ci dovrebbero essere sorprese. «Finalmente, dopo un lungo e intenso lavoro preparatorio, per il quale ringrazio la struttura della Protezione civile e del 118 regionale – dice con soddisfazione Panontin -, siamo in dirittura d’arrivo. La svolta è realmente epocale perché riusciremo ad abbattere il numero di chiamate improprie sui vari enti.Ora l’auspicio è che nella prima fase sperimentale tutto fili liscio e che si possa procedere alle successive ricalibrature. Non solo adeguamento e dettami europei quindi, ma un nuovo e importante servizio di pubblica utilità per i cittadini del Fvg».

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112 Il numero unico dell’emergenza

In Friuli Venezia Giulia parte l’era del 112, il numero unico dell’emergenza.

Il Numero unico dell’emergenza (Nue) è finalmente pronto a partire, anche in Italia e in fattispecie nella nostra regione Friuli Venezia Giulia.

 Una vera e propria rivoluzione per il settore perché digitando il 112 sarà possibile contattare Polizia, Vigili del fuoco, Carabinieri e Pronto soccorso. Si tratterà comunque di un distacco graduale, nel senso che all’entrata a regime del nuovo servizio i vecchi numeri continueranno per un breve periodo a essere ancora operativi.

Una rivoluzione che sarà operativa per le province di Udine e Gorizia dal 20 marzo e di andare a regime con Pordenone e Trieste il 4 aprile.

Un milione di euro la cifra che la Regione andrà a investire per l’attivazione della centrale unica di risposta: fra strumentazioni, reclutamento del personale, formazione e manutenzioni. Il centralino regionale per lo smistamento delle chiamate, in cui lavoreranno 29 operatori, troverà base operativa a Palmanova, nella sede della Protezione civile regionale e garantirà all’utenza un servizio gratuito, innovativo e multilingue.

A breve partirà anche una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini.