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STATISTICHE | INFORTUNI SUL LAVORO

SERVIZIO TGR FVG  10.09.2018
Sono aumentati in FVG gli infortuni sul lavoro, e Pordenone guida questa scomoda graduatoria. I dati si riferiscono ai primi 7 mesi dell’anno in corso e sono stati diffusi dall’Anmil. A livello nazionale si registra invece una contenuta discesa.

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Sono aumentati in FVG gli infortuni sul lavoro, e Pordenone guida questa scomoda graduatoria. I dati si riferiscono ai primi 7 mesi dell'anno in corso e sono stati diffusi dall'Anmil. A livello nazionale si registra invece una contenuta discesa.Gianpaolo Mauro

Pubblicato da Tgr Rai FVG su Lunedì 10 settembre 2018

Amianto

Contributi per bonifica amianto edifici di imprese

L’amianto è presente ancora in molti edifici, rimuoverlo e smaltirlo può avere un costo economico anche elevato, infatti, la rimozione deve essere realizzata da ditte specializzate e con personale formato, in più, trattandosi di un rifiuto speciale, l’amianto ha costi alti anche nella fase di smaltimento.
I costi previsti per la rimozione e lo smaltimento di questo materiale possono creare difficoltà economiche che, spesso, si decide di non farne di nulla e lascia il manufatto senza alcuna manutenzione con un peggioramento costante del suo stato di conservazione; purtroppo, non senza conseguenze, come ormai sappiamo, i manufatti in amianto, in stato di obsolescenza, possono creare effetti nocivi sulla salute.

La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il 21 luglio 2017, il Regolamento per la concessione dei contributi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto da edifici di proprietà di imprese.
“Si tratta di un passaggio di estremo rilievo – ha evidenziato l’assessore all’Ambiente Sara Vito – per estirpare la presenza dell’amianto da ogni insediamento d’impresa del Friuli Venezia Giulia, dalla più piccola alla più grande, in linea con un impegno prioritario di quest’Amministrazione. Prevenire le conseguenze dell’esposizione all’amianto è ancor oggi un impegno di capitale importanza per la salute dei lavoratori e richiede azioni incisive e definitive”.

Il regolamento fissa i requisiti dei soggetti beneficiari, il termine e le modalità per la presentazione delle domande di contributo, il limite massimo del contributo concedibile, le spese ammissibili, i criteri e le modalità per la concessione e l’erogazione dei contributi e di rendicontazione della spesa.

Il finanziamento riguarda i seguenti interventi da realizzare dopo la presentazione della richiesta:
• trasporto e smaltimento materiali amianto (“ivi comprese quelle inerenti l’approntamento delle condizioni di lavoro in sicurezza”),
• analisi di laboratorio,
• piano di lavoro articolo 256 del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81,
• spese per certificazione articolo 41 bis della Legge regionale 20 marzo 2000 n. 7.
Non ammissibili le spese per la sostituzione di materiale rimosso e per rapporti giuridici. Il regolamento prevede che non possano beneficiare dei contributi le imprese in stato di scioglimento o liquidazione, le imprese destinatarie di sanzioni interdittive, le aziende che gestiscono servizi pubblici locali e le imprese che non rispettano le norme vigenti in materia di sicurezza del lavoro.

Sono beneficiarie dei contributi
• le micro-imprese per un importo pari al 50 per cento della spesa riconosciuta ammissibile e per un massimo di 15mila euro;
• le piccole e medie imprese, nel 40 per cento della spesa ammissibile e per un massimo di 30mila euro;
• le grandi imprese, nel 30 per cento della spesa riconosciuta ammissibile e per un massimo di 40mila euro.

Non posso partecipare al bando le realtà in scioglimento, liquidazione volontaria o in procedure concorsuali, quelle che non hanno rispettato la normativa sulla sicurezza sul lavoro, imprese che gestiscono servizi pubblici locali, destinatarie di sanzioni interdittive.

Struttura competente è il Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della Direzione centrale ambiente ed energia. Le domande vanno inviate per il 2017 entro il 2 ottobre. A regime, per gli anni successivi dal 1° al 28 febbraio.

La graduatoria prevede che sia data priorità alle domande che hanno per oggetto la rimozione e lo smaltimento di amianto friabile. In tutti i casi, saranno finanziabili gli interventi da realizzare successivamente alla presentazione della domanda.

Sul sito della Regione Friuli il Regolamento completo e i modelli necessari. http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/valutazione-ambientale-autorizzazioni-contributi/FOGLIA47/

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NUE 112 | Come funziona

Il servizio NUE 112 è un servizio attivo già in diversi Paesi europei, dove tutte le telefonate confluiscono in un’unica Centrale di risposta, qualsiasi numero di soccorso venga chiamato: Arma dei Carabinieri(112), Polizia di Stato (113), Vigili del Fuoco (115), Emergenza Sanitaria (118).

Gli operatori della Centrale di risposta dopo aver localizzato il chiamante e individuata l’esigenza smistano le chiamate all’ente competente.

Grazie al filtraggio degli operatori della Centrale Unica di Risposta, vengono eliminate le chiamate dovute a “scherzi”, per errore o improprie, così i tempi di risposta risultano migliori.

I numeri 118, 113 e 115 restano in vigore e quindi il cittadino può continuare a chiamarli.

Localizzazione ed identificazione del chiamante

Il collegamento con il CED (Centro Elaborazione Dati) del Ministero dell’Interno consente di raccogliere in pochissimi secondi i dati identificativi del numero chiamante  e la sua localizzazione:

  • Se chiami da telefono fisso, l’operatore potrà accedere a nominativo ed indirizzo dell’intestatario della linea telefonica
  • Se chiami da telefonia mobile, è possibile identificare solo la zona di chiamata
  • Se chiami tramite l’APP 112, verranno forniti il tuo nominativo e la tua posizione esatta
  • In ogni caso, è importante descrivere il più dettagliatamente possibile la propria posizione

Servizio multilingue

Per tutti i cittadini che non parlano italiano, viene offerto un servizio di traduzione in tempo reale, in quattordici lingue straniere.

Se l’utente che chiama il 112 non parla italiano, viene avviato un sistema di “conferenza telefonica” tra l’utente, l’operatore di centrale e il traduttore. Se l’operatore di centrale non riesce a riconoscere la lingua parlata dall’utente, viene avviato un menù automatico di scelta, che elencherà le lingue disponibili e sarà il cittadino a scegliere direttamente.

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Cronistoria del “nuovo” 112

Slitta di qualche giorno, si spera solo qualche giorno, l’introduzione del numero unico europeo nella nostra regione. L’iniziativa ha finalità intuitive. Gli utenti digiteranno il 112 e si vedranno filtrare la richiesta e dirottare al servizio di cui si ha necessità.

Il Numero unico europeo (NUE) manderà in soffitta gradualmente il 113, il 115, il 118 e per tutti questi numeri rimane aperta una finestra temporale di “compresenza”, in modo che la concitazione dell’emergenza non rischi di fare perdere qualche richiesta di aiuto. Il modello è quello statunitense e canadese: oltreoceano il numero unico di emergenza è il 911.

In Europa l’uso del numero 112 era già raccomandato nel 1976, mentre la decisione di istituire definitivamente un numero unico per tutta l’UE risale al 1991 ed ora è implementato dalla quasi totalità degli Stati membri… l’Italia ha tergiversato e non si è adeguata alla direttiva dell’Unione Europea nei tempi previsti meritandosi una procedura di infrazione con tanto di sanzione dall’UE.

Il NUE in Italia ha fatto il suo esordio in alcune province (Varese, in primis) della regione Lombardia nel 2010 e negli anni successivi altre province del Piemonte e della Liguria hanno introdotto il servizio. Il Consiglio dei Ministri, nel 2016, ha approvato il decreto attuativo per l’introduzione in Italia del numero unico per le emergenze “112”.

Il Friuli Venezia Giulia si adeguerà dai primi  giorni di aprile. Tutti i test prescritti sono però stati completati positivamente e dunque non ci dovrebbero essere sorprese. «Finalmente, dopo un lungo e intenso lavoro preparatorio, per il quale ringrazio la struttura della Protezione civile e del 118 regionale – dice con soddisfazione Panontin -, siamo in dirittura d’arrivo. La svolta è realmente epocale perché riusciremo ad abbattere il numero di chiamate improprie sui vari enti.Ora l’auspicio è che nella prima fase sperimentale tutto fili liscio e che si possa procedere alle successive ricalibrature. Non solo adeguamento e dettami europei quindi, ma un nuovo e importante servizio di pubblica utilità per i cittadini del Fvg».