Amianto

L’amianto sui luoghi di lavoro

L’amianto è una sostanza chimica fibrosa utilizzata fino agli inizi degli anni novanta per realizzare diverse strutture. Le caratteristiche fisiche rendevano questa sostanza duttile e molto utilizzata per le sue proprietà di isolamento termico, acustico ed antincendio; la presenza dell’amianto era molto diffusa nelle coperture edili, negli isolanti termici o nei presidi antincendio.

Le caratteristiche di pericolosità dell’amianto non erano note fino a poco tempo fa e sono legate proprio alla struttura della sostanza in fibre, che deteriorandosi si disperdono nell’aria e possono provocare, se inalate, alterazioni a livello dell’apparato respiratorio e polmonare anche gravi ed a distanza di molto tempo dall’esposizione..

Una volta riconosciute le sue caratteristiche di pericolosità si è provveduto, con la legge 257 del 27 Marzo 1992, a vietarne l’utilizzo, l’importazione e la commercializzazione.
Di fatto tuttavia la sola presenza di amianto in se non rappresenta una fonte di pericolo, poiché la nocività è legata allo sfaldamento dei materiali dovuto a deterioramento per assenza di manutenzione o danneggiamento; contrariamente a quanto generalmente si creda, la legge del 1992 ha imposto il divieto di fabbricare nuovi prodotti in amianto, ma non sussiste nessun obbligo di rimozione dei prodotti preesistenti, sebbene la presenza dei materiali contenenti amianto debba essere censita e segnalata alle autorità competenti (ASL), in modo che se ne possa verificare l’integrità e di conseguenza la salubrità degli ambienti circostanti.

La valutazione del rischio amianto nei luoghi di lavoro, è definita nell’art 249 del D.Lgs 81/08 in cui viene esplicitamente ricordato l’obbligo del datore di lavoro di effettuare la valutazione dei rischi .
A tal fine il datore di lavoro ha l’obbligo, nell’impossibilità di procedere all’eliminazione del materiale pericoloso, di informare i lavoratori rispetto alla presenza del pericolo, di far effettuare una certificazione dello stato di integrità dell’amianto e di procedere comunque a monitoraggi ambientali e biologici per valutare la presenza di fibre di amianto nell’aria e nell’organismo dei lavoratori.

Una volta definito il grado di integrità e la relazione tra gli indici misurati ed i corrispondenti valori limite soglia, il datore di lavoro, in collaborazione con il Medico Competente, elabora un opportuno piano di campionamento e di sorveglianza sanitaria, per monitorare nel tempo i livelli di amianto presenti. I risultati periodici dei campionamenti devono essere quindi riportati nel Documento di Valutazione dei Rischi, e se si registra un incremento significativo e costante dei livelli nel tempo, segnalati alla ASL di competenza, anche se si resta al di sotto dei valori limite soglia.

È importante ricordare che lo smaltimento dell’amianto deve e può essere eseguito soltanto da personale qualificato e da imprese autorizzate che abbiano requisiti e strumenti per la rimozione in sicurezza; la rimozione sconsiderata dell’asbesto, seguita all’entrata in vigore del D.Lgs 257/92, svolta da personale inesperto, non adeguatamente protetto e non al corrente del rischio da esposizione, ha in molti casi in passato generato problemi ben più significativi di quelli che sarebbero forse derivati evitando di movimentarlo.

Video dei Papu sul rischio amianto

 

 

 

28 aprile 2017 Fabris Securitas

28 Aprile 2017: Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro.

La giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro è promossa dall’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) con lo scopo di migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e quest’anno il tema sarà quello relativo alla raccolta dati sulla sicurezza.

L’iniziativa fa parte integrante della strategia globale messa a punto dall’Ilo per promuovere la creazione di una cultura sulla sicurezza e prevenzione dei rischi, in modo che possa diventare parte del processo lavorativo, non un obbligo. Una cultura della sicurezza intesa sempre più come promozione del benessere, anziché come ‘riparazione del danno’ ormai accaduto.

“I paesi che hanno buoni dati sulla sicurezza sul lavoro, saranno in una posizione migliore per soddisfare il loro impegno ad attuare e comunicare il piano d’azione globale per porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire prosperità per tutti sotto il 2030 dell’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile”, dice ILO direttore generale della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro il 28 aprile.

I dati sanitari sul lavoro se sono affidabili, facilitano la definizione delle priorità e dà la base per misurare i progressi. E’ indispensabile per l’individuazione di nuovi pericoli e dei rischi emergenti, l’individuazione dei settori a rischio, lo sviluppo di misure di prevenzione, nonché l’attuazione di politiche, sistemi e programmi a livello nazionale e aziendale. Aiuta anche con la diagnosi precoce e la diagnosi delle malattie professionali, nonché con misure per il loro riconoscimento e la compensazione.

Fabris Securitas_ Eludere norme sicurezza sul lavoro

Eludere la sicurezza sul lavoro è giusta causa di licenziamento

Per la Cassazione (sentenza n. 7338/2017) è legittimo il licenziamento disciplinare inflitto ad un responsabile di produzione per aver istigato i propri sottoposti alla violazione delle norme di sicurezza sul lavoro.

Il suddetto responsabile di produzione, di sua iniziativa, aveva addirittura indicato ai lavoratori le modalità con cui dovevano eludere le corrette operazioni di lavorazione da tenere per rispettare la normativa sulla sicurezza sul lavoro.

In questo modo, nel probabile intento di velocizzare le lavorazioni e aumentare la produttività, lo stesso esponeva sistematicamente i lavoratori a lui sottoposti a notevoli rischi di infortunio.

 Per la Cassazione la violazione delle procedure di sicurezza, che è stata provata dall’azienda datore di lavoro, è da considerare di eccezionale gravità, quindi la condotta del responsabile della produzione si può ritenere a tutti gli effetti, sia oggettivo e soggettivo, lesiva della fiducia del datore di lavoro. Il licenziamento è quindi legittimo anche in assenza di precedenti disciplinari.

L’obiezione del lavoratore che, le suddette azioni sono state poste in essere al solo fine di aumentare la produttività dei lavoratori e la produzione aziendale, in nome di un malinteso e paradossale “interesse” del datore di lavoro, dunque non sono servite a delegittimare il licenziamento.

Nel caso specifico il dipendente licenziato, in qualità di responsabile della produzione aveva sotto di se sei operai per turno, addetti alle saldature. Durante il processo è stato accertato che per oltre un mese e mezzo i lavoratori erano stati invitati a eludere le procedure di sicurezza del reparto saldatura e lo stesso responsabile aveva indicato loro la procedura per eludere tali norme.

In questo modo aveva esposto i lavoratori al concreto rischio di infortuni. Tutto per aumentarne la produttività e conseguire maggiori risultati di produzione riducendo i tempi morti in fase di lavorazione, che servono proprio per aumentare la sicurezza lavoro.

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NUE 112 | Come funziona

Il servizio NUE 112 è un servizio attivo già in diversi Paesi europei, dove tutte le telefonate confluiscono in un’unica Centrale di risposta, qualsiasi numero di soccorso venga chiamato: Arma dei Carabinieri(112), Polizia di Stato (113), Vigili del Fuoco (115), Emergenza Sanitaria (118).

Gli operatori della Centrale di risposta dopo aver localizzato il chiamante e individuata l’esigenza smistano le chiamate all’ente competente.

Grazie al filtraggio degli operatori della Centrale Unica di Risposta, vengono eliminate le chiamate dovute a “scherzi”, per errore o improprie, così i tempi di risposta risultano migliori.

I numeri 118, 113 e 115 restano in vigore e quindi il cittadino può continuare a chiamarli.

Localizzazione ed identificazione del chiamante

Il collegamento con il CED (Centro Elaborazione Dati) del Ministero dell’Interno consente di raccogliere in pochissimi secondi i dati identificativi del numero chiamante  e la sua localizzazione:

  • Se chiami da telefono fisso, l’operatore potrà accedere a nominativo ed indirizzo dell’intestatario della linea telefonica
  • Se chiami da telefonia mobile, è possibile identificare solo la zona di chiamata
  • Se chiami tramite l’APP 112, verranno forniti il tuo nominativo e la tua posizione esatta
  • In ogni caso, è importante descrivere il più dettagliatamente possibile la propria posizione

Servizio multilingue

Per tutti i cittadini che non parlano italiano, viene offerto un servizio di traduzione in tempo reale, in quattordici lingue straniere.

Se l’utente che chiama il 112 non parla italiano, viene avviato un sistema di “conferenza telefonica” tra l’utente, l’operatore di centrale e il traduttore. Se l’operatore di centrale non riesce a riconoscere la lingua parlata dall’utente, viene avviato un menù automatico di scelta, che elencherà le lingue disponibili e sarà il cittadino a scegliere direttamente.

CONCORSO

2° Concorso fotografico ANMIL sul mondo del lavoro

E’ partita la 2ª edizione del Concorso fotografico dell’ANMIL di Pordenone sul mondo del lavoro che quest’anno tratterà il tema dell’agricoltura. Il lavoro nei campi o nelle grandi industrie, le macchine e gli strumenti di lavoro, anche dei secoli scorsi, e, naturalmente, la sicurezza sono solo alcune delle sfaccettature che gli scatti fotografici possono cogliere in questo primario settore della vita dell’uomo..

Il concorso è aperto fino al 16 luglio 2017 per tutti i fotoamatori e fotografi professionisti di qualsiasi nazionalità ed età e in generale a tutti coloro che amano comunicare con le immagini per scoprire attraverso occhi diversi aspetti e flash di una realtà spesso data per scontata; si possono  inviare fino a massimo  di  4 fotografie.

Per chi fosse interessato, è possibile reperire maggiori informazioni al sito www.concorsoanmilpordenone.it .

stress

Il rischio stress lavoro correlato

Il rischio da stress da lavoro correlato non è una vera è propria malattia, ma una serie di condizioni psico-fisiche relative al luogo di lavoro ed alle attività svolte dal lavoratore, che possono pregiudicare e compromettere la salute fisica e mentale di quest’ultimo.

Le trasformazioni e i ritmi frenetici della società contemporanea fanno emergere, anche all’ interno degli ambienti di lavoro, rischi nuovi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che determinano la necessità d’ intervenire adeguatamente a tutela del lavoratore; fattori diversi quali l’ organizzazione, le modalità e gli orari di lavoro, impongono a tutte le aziende la necessità di approcciarsi correttamente allo scopo di migliorare le condizioni di lavoro.

Le conseguenze connesse ad ambienti di lavoro poco sicuri in merito a questo rischio hanno ripercussioni economico-organizzativi anche di rilievo.

Il rischio si presenta in maniera subdola e matura all’interno di luoghi di lavoro che presentano alcune caratteristiche particolari:

                    Condizioni di lavoro difficili o pericolosi

                    Lavoro notturno

                    Lavoro con scadenze e tempistiche particolari

                    Organizzazione del lavoro carente

                    Turn-over del personale

                    Limitazione nella espressione del proprio contributo nel processo decisionale

                    Carenza nel coinvolgimento negli obiettivi aziendali

                    Carenze comunicative

I campanelli di allarme dell’insorgenza di tali contesti possono essere:

                    Assenze ingiustificate e/o prolungate per malattia

                    Cause di lavoro

                    Controversie interne e sindacali

                    Diminuzione della produttività

                    Problemi comportamentali

Tutte le aziende, di qualsiasi dimensione, hanno l’obbligo (Ai sensi del D.lgs 81/2008) di effettuare una corretta valutazione di tale rischio, proprio per prevenire l’insorgenza di condizioni di lavoro che possono incidere negativamente sulla salute dei lavoratori nonché sulla produttività e l’immagine dell’azienda stessa.

Condividiamo il relativo filmato del AAS5 Friuli Occidentale interpretato da I Papu.

 

 

 

 

anmil

ANMIL PORDENONE : Concorso “Una frazione di secondo…e ti cambia la vita.”

L’ANMIL di Pordenone il 1° Concorso rivolto agli studenti degli Istituti secondari di II grado intitolato “Una frazione di secondo…e ti cambia la vita. La cultura della sicurezza previene i rischi e ci salva”.

Il progetto si propone di sensibilizzare gli studenti sul tema della cultura della sicurezza, che riveste oggi un importante ruolo formativo per i giovani al fine di far acquisire loro consapevolezza del rispetto delle regole per il benessere proprio e collettivo.

È possibile partecipare al Concorso per classe, per gruppo di studenti o singolarmente, inviando un elaborato scritto, grafico o multimediale che abbia come tema la sicurezza, all’indirizzo della sede ANMIL di Pordenone in via Montereale, 69 entro il 10 aprile 2017.

I sei vincitori, tre per ogni sezione – creativa ed espressiva -, saranno premiati con € 200 per il primo classificato, € 150 per il secondo e € 100 per il terzo.

Per informazioni e modulistica telefonare all’ufficio ANMIL di Pordenone allo 0434.360878 nei seguenti orari: martedì, mercoledì e sabato dalle 9 alle 12 o il giovedì dalle 15 alle 19.

app 112

112 Attivo in FVG e attiva l’App

Il Numero unico dell’emergenza 112 è da ieri, martedì 4 aprile, con l’allargamento del servizio anche alle province di Pordenone e Trieste è attivo in tutta la nostra regione.

Il Friuli Venezia Giulia è la seconda regione in Italia, dopo la Lombardia, a essere approdata al nuovo 112. La prima che affianca anche la centrale unica del 118.

Il servizio che ha base nella sede della Protezione civile di Palmanova, è stato attivato da zero in meno di dieci mesi. Arco di tempo servito a reclutare e addestrare i 29 operatori attivi a Palmanova, ma anche per predisporre una infrastruttura informatica e telefonica utile a identificare e localizzare chi chiama.

Da oggi sarà a disposizione anche la “App 112”, scaricabile gratuitamente dagli store degli smartphone ( link )  : con un solo clic si potrà fare la chiamata di emergenza e fornire la propria posizione esatta, calcolata dal gps del telefonino. C’è anche l’opzione “chiamata muta”, quando per esempio ci sono i ladri in casa e non si può parlare, in quel caso l’operatore invia direttamente una pattuglia in ricognizione.

PAPU

AAS 5 DI PORDENONE 10 VIDEO INVESTI IN SICUREZZA E GUADAGNI IN SALUTE

I Papu, il duo comico pordenonese, sono protagonisti della campagna promossa dalla Aas 5 di Pordenone sul rispetto delle norme di sicurezza del lavoro e le buone pratiche per evitare le malattie professionali.

Hanno realizzato 10 video grazie a un contributo regionale e ai fondi derivanti dalle sanzioni comminate dall’Organo di Vigilanza della Aas 5 a seguito delle violazioni della normativa in materia.

Ottimo modo per capire, approfondire in modo anche simpatico, alcune tematiche relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

http://www.ass6.sanita.fvg.it/it/chi_siamo/_docs/organigramma/struttura-dettaglio.html?path=/dir_sanitaria/dip_prevenzione/SC_ambienti_lavoro/struttura.html&content=0&extracontent=video.html

112BG

Cronistoria del “nuovo” 112

Slitta di qualche giorno, si spera solo qualche giorno, l’introduzione del numero unico europeo nella nostra regione. L’iniziativa ha finalità intuitive. Gli utenti digiteranno il 112 e si vedranno filtrare la richiesta e dirottare al servizio di cui si ha necessità.

Il Numero unico europeo (NUE) manderà in soffitta gradualmente il 113, il 115, il 118 e per tutti questi numeri rimane aperta una finestra temporale di “compresenza”, in modo che la concitazione dell’emergenza non rischi di fare perdere qualche richiesta di aiuto. Il modello è quello statunitense e canadese: oltreoceano il numero unico di emergenza è il 911.

In Europa l’uso del numero 112 era già raccomandato nel 1976, mentre la decisione di istituire definitivamente un numero unico per tutta l’UE risale al 1991 ed ora è implementato dalla quasi totalità degli Stati membri… l’Italia ha tergiversato e non si è adeguata alla direttiva dell’Unione Europea nei tempi previsti meritandosi una procedura di infrazione con tanto di sanzione dall’UE.

Il NUE in Italia ha fatto il suo esordio in alcune province (Varese, in primis) della regione Lombardia nel 2010 e negli anni successivi altre province del Piemonte e della Liguria hanno introdotto il servizio. Il Consiglio dei Ministri, nel 2016, ha approvato il decreto attuativo per l’introduzione in Italia del numero unico per le emergenze “112”.

Il Friuli Venezia Giulia si adeguerà dai primi  giorni di aprile. Tutti i test prescritti sono però stati completati positivamente e dunque non ci dovrebbero essere sorprese. «Finalmente, dopo un lungo e intenso lavoro preparatorio, per il quale ringrazio la struttura della Protezione civile e del 118 regionale – dice con soddisfazione Panontin -, siamo in dirittura d’arrivo. La svolta è realmente epocale perché riusciremo ad abbattere il numero di chiamate improprie sui vari enti.Ora l’auspicio è che nella prima fase sperimentale tutto fili liscio e che si possa procedere alle successive ricalibrature. Non solo adeguamento e dettami europei quindi, ma un nuovo e importante servizio di pubblica utilità per i cittadini del Fvg».