Il lavoro ad oggi rappresenta uno strumento necessario non solo per raggiungere una indipendenza economica ma anche per essere integrati ed apprezzati a livello sociale. Il peso che l’identità lavorativa ha assunto nel tempo rispetto alla valutazione della propria identità personale risulta sempre maggiore.
La Sindrome da Dipendenza dal Lavoro (Workaholic) è un fenomeno moderno figlio della corsa all’affermazione sociale. Le persone che ne soffrono mettono qualsiasi altro aspetto della loro vita in secondo piano rispetto al lavoro, trascurando o addirittura escludendo tutte le altre attività personali, relazionali e sociali.
Le vacanze estive sono da sempre sinonimo di riposo e relax, il tempo ideale per riscoprire piaceri antichi come la lettura, per godersi romantiche passeggiate sui lungomare di città affascinanti o più semplicemente per gustarsi un buon gelato senza l’ansia di dover tornare d corsa al lavoro. Tuttavia, con l’avvento degli smartphone e delle connessioni wireless, lo “staccare completamente la spina” sembra essere diventato qualcosa di assolutamente impensabile se non addirittura impossibile.
A chiunque sarà capitato di dover convivere con vacanzieri sempre intenti a scrivere messaggi o email anche mentre si trovano su una spiaggia esotica o in cima ad una vetta montana, perennemente compenetrati nella loro vita virtuale per aggiornare il proprio status sui social network o per rispondere a una email di lavoro.
E non pensate che si tratti solo di top manager e amministratori delegati: il popolo degli stakanovisti in vacanza è composto per larga parte anche da liberi professionisti e commercianti, che in tempo di crisi non se la sentono di non scaricare la posta elettronica almeno una volta al giorno per timore di perdere qualche incarico importante.
Eppure così non è vacanza e si rischia di tornare con un carico di Stress che non si è riuscito a smaltire.
Invece bisognerebbe forzarsi a staccare la spina, facendo cose che abitualmente non si fanno a causa della vita frenetica: svegliarsi con calma prendendosi il giusto tempo (magari leggendo qualche pagina di un libro o facendo colazione a letto), togliere l’orologio dal polso e assecondare i ritmi naturali, resistere alla tentazione di collegarsi alla rete per il tempo delle ferie, riappropriarsi di tempi lenti.
Buone Vacanze!